Via libera al noleggio dei bus per le imprese di trasporto pubblico regionale e locale

Noleggio autobus, la svolta, per l’intero settore del noleggio veicoli, è importante. Via libera, finalmente al noleggio degli autobus. Venerdì scorso, infatti, è stato approvato l’articolo 29 della cosiddetta “Manovrina” (Decreto Legislativo 24 aprile 2017, n. 50, riguardante disposizioni urgenti in materia finanziaria e misure per lo sviluppo), che consente alle imprese di trasporto pubblico (regionale e locale) di noleggiare i veicoli destinati al servizio di linea (autobus, autosnodati, filobus).

“Un passo in avanti verso la smart mobility”, commenta Aniasa. Forte dei numeri di un 2016 da record, il noleggio ottiene così un’altra vittoria, stavolta a livello istituzionale: l’obiettivo è quello di far cadere il divieto di renting di alcune categorie di veicoli, ancora in vigore in maniera del tutto anacronistica. Gli autobus erano una di quelle.

Noleggio autobus, la svolta

“Dopo i bus, attendiamo ora la liberalizzazione del mercato di veicoli industriali, NCC e taxi” sottolinea l’associazione dei noleggiatori. Il provvedimento consente il noleggio di autobus senza conducente per veicoli di anzianità massima di 12 anni “adibiti al trasporto su gomma e per un periodo non inferiore all’anno (testo del Decreto Legge n.50/2017)”, andando così a modificare l’articolo 84 del Codice della Strada, che dal 1992 consentiva il noleggio di veicoli per il trasporto solo fino a un massimo di 9 persone.

fonte: autobusweb.com

La Germania vieta ufficialmente il riposo settimanale in cabina

In Germania ieri è ufficialmente entrata in vigore la norma che vieta il riposo settimanale lungo di 45 ore all’interno della cabina (in G.U. tedesca n. 29 del 24/05/2017).
Nel marzo scorso il parlamento tedesco aveva deciso di vietare il riposo settimanale dei conducenti sia a bordo del camion, sia in strutture non idonee, stabilendo che qualora venisse trovato un conducente a trascorrere tale riposo in cabina o in un altro luogo ritenuto non idoneo, tale fattispecie verrebbe considerata come un riposo non fruito regolarmente.
La nuova norma prevede che, in caso di violazione, le sanzioni applicabili sono quelle previste per il conducente che abbia omesso completamente di fruire del riposo settimanale regolare e, in particolare, introduce le sanzioni di 60 euro per il conducente e 180 euro all’azienda, per ogni ora di riposo non fruita regolarmente.
Un divieto, come quello già applicato in Francia e Belgio, e prossimamente anche in Italia, che dovrebbe andare a contrastare con maggiore efficacia il fenomeno del distacco fraudolento dei lavoratori e il cosiddetto dumping.

fonte: cna.fe.it