Revisione veicoli: decreto MIT detta istruzioni operative

Confartigianato Trasporti informa che è stato emanato il Decreto Dirigenziale 18 maggio 2018 n. 211 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con cui vengono dettate le disposizioni operative legate alle nuove norme sulle revisioni dei veicoli, previste dal Decreto Ministeriale n.214/2017 ed entrate in vigore il 20 maggio 2018. (segue)

Confartigianato Trasporti informa che è stato emanato il Decreto Dirigenziale 18 maggio 2018 n. 211 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con cui vengono dettate le disposizioni operative legate alle nuove norme sulle revisioni dei veicoli, previste dal Decreto Ministeriale n.214/2017 ed entrate in vigore il 20 maggio 2018.

Il decreto, a firma dell’Ing. Chiovelli, Capo Dipartimento Trasporti del Ministero, prevede una serie di indicazioni pratiche ed scadenze precise.

Tra le previsioni vi è:

– il graduale allineamento delle revisioni dei rimorchi fino a 3,5 ton (categoria O1 e O2) alla scadenza dei quattro anni dopo la prima immatricolazione e poi ogni due anni, secondo un calendario disposto dal decreto stesso; art. 1)

– a partire dal prossimo 1° giugno il tagliando di revisione dovrà riportare la data anche del successivo controllo; art. 2)

– per trattori agricoli (categorie T1b, T2b, T3b, T4b e T5), utilizzati in prevalenza su strade pubbliche e con velocità massima > a 40Km/h, è stabilita la cadenza quadriennale/biennale delle revisioni, le cui modalità di controlli tecnici verranno definiti con successivo decreto; art. 3)

– il rinvio al 31 marzo 2019 dell’emissione del certificato di revisione per adeguare le procedure informatiche necessarie alla produzione e alla stampa di questo documento; art. 4)

– l’esclusione dal possesso delle competenze richieste dall’allegato IV punto 1 del DM per gli ispettori autorizzati o abilitati alla data del 20 maggio 2018. Per i nuovi ispettori, invece, il Ministero sta definendo un nuovo provvedimento che prevede la creazione di un organismo di supervisione dei centri di controllo privati; art. 7)

fonte: confartigianatotrasp.it Scopri di più

Consegna transfrontaliera di pacchi: operativo dal 22 maggio il nuovo Regolamento Comunitario

Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea il Regolamento UE 2018/644 del 2 maggio 2018

 

È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea il Regolamento UE 2018/644 del 2 maggio 2018, relativo alla consegna transfrontaliera dei pacchi (intendendo con ciò gli invii postali di peso fino a 31,5 chilogrammi), che diverrà operativo dal 22 maggio prossimo.

 

Il Regolamento in oggetto prevede che le Autorità europee di regolamentazione nazionale (nel caso italiano l’AGCOM) debbano richiedere, una volta ogni anno, a tutte le imprese che si occupano di servizio di consegna pacchi il fatturato annuo, il numero degli addetti impiegati, il numero dei pacchi trattati, il listino prezzi e l’elenco degli eventuali subappaltatori.

 

Non rientrano in questo obbligo tutte le imprese che impiegano in media meno di 50 persone per il servizio di consegna pacchi e sono stabilite in uno Stato Membro dell’Unione Europea mentre, possono essere ricomprese nel limite delle 50 persone, a discrezione dell’Autorità di Regolamentazione, le imprese impiegate dai subappaltatori.

 

Una volta che le Autorità di Regolamentazione, dei vari Paesi membri, abbiano ottenuto i dati sopraelencati da parte delle imprese, le stesse autorità provvederanno a pubblicarli in un sito web realizzato con l’apposito intento di rendere trasparenti i prezzi di determinate fasce di servizio, indicate espressamente nell’allegato del Regolamento in esame.

 

Tutti gli Stati membri dell’Unione, inoltre, dovranno introdurre delle sanzioni specifiche qualora le imprese di spedizioni pacchi non rispettino gli obblighi previsto dal nuovo Regolamento 2018/644 e, dal prossimo 23 settembre 2018, la Commissione Europea dovrà adottare un atto di esecuzione attraverso il quale renderà nota la modulistica per la raccolta di tutte le informazioni che dovranno essere fornite dalle imprese.

 

Infine, ricordiamo che, come del resto viene precisato nei considerando del Regolamento, le novità apportate dalla normativa in esame sono state introdotte al fine di non penalizzare i consumatori e le imprese di piccole dimensioni che ricorrono spesso e volentieri al commercio elettronico e che oggi sarebbero scoraggiate dall’ammontare dei costi di consegna e dalla mancanza di trasparenza delle tariffe.

fonte: transportonline.com