Camion e autobus scoprono i vantaggi del gas liquefatto

È il momento del metano liquefatto per le flotte commerciali di camion e per gli autobus dedicati al trasporto pubblico. Tutto gioca a favore dell’acquisto di mezzi alimentati a Gnl (o Lng, vale a dire gas naturale liquefatto). A partire dal quadro normativo culminato nelle Leggi di bilancio 2017 e 2018 (con obblighi sulla mobilità green e fondi ingenti per gli incentivi), nel Piano nazionale per la mobilità sostenibile e nel decreto 257/2016 che obbliga gli enti pubblici a comprare almeno un quarto degli autobus nuovi con alimentazione alternativa nelle province più inquinate. Hanno avuto un effetto positivo anche il fondo nazionale di incentivi ex decreto del 20 aprile 2018 (da 33,6 milioni l’anno scorso), le agevolazioni di diverse regioni (Lombardia ed Emilia-Romagna in primis) per l’acquisto di mezzi ecologici, il potenziamento della rete di distributori. Per non parlare del lancio di nuovi modelli di camion e autobus che garantiscono un’autonomia fino a 1.300 km per un pieno riducendo la range anxiety (la paura di rimanere a secco di carburante). In pista ci sono colossi come Scania, Iveco e Volvo, che garantiscono un aggiornamento tecnologico continuo. E sul fronte carburante è forte l’impegno di Eni (per l’acquisto e la commercializzazione di gas liquefatto) e di Snam (200 milioni di investimenti per la realizzazione di distributori di metano per autotrazione e infrastrutture di biometano e oltre 70 nuovi impianti già contrattualizzati per la controllata Snam4Mobility).

fonte: ilsole24ore.com

Nuovi incentivi per rinnovo parco veicoli

Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha annunciato le nuove modalità di erogazione o stanziamento dei nuovi incentivi a favore di quelle imprese, attive sul territorio nazionale, operanti nel settore dei trasporti.
Incentivi e benefici che possono essere stanziati solo a tutte quelle realtà imprenditoriali iscritte al registro elettronico nazionale e all’albo degli autotrasportatori di cose per conto di soggetti terzi. Le risorse finanziarie da ripartire, per quanto riguarda il 2019, si riferiscono ad un limite di spesa pari a 25.000.000 di euro.

fonte: ilmondodeitrasporti.com